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Comunicare

Formare

La riflessione su queste prime parole ci porta a pensare al ruolo delle macchine nella comunicazione, soprattutto oggi, nella "società dell'informazione".

Società dell'informazione, società della comunicazione e società iperconnessa sono alcune delle locuzioni utilizzate per indicare le caratteristiche della società moderna ma anche il contesto in cui viviamo.

Le macchine che utilizziamo e i contesti in cui agiamo determinano le nostre scelte, spesso in modi a noi invisibili. 

Ci troviamo a comunicare, ad interagire con gli altri, seguendo copioni scritti da altri. Per citare un primo esempio basta pensare alle tracce che lasciamo durante la navigazione in internet, queste sono catturate dai cookies e "ritornano" sotto forma di annunci pubblicitari "personalizzati" nella nostra Googlemail , durante la navigazione di siti internet o nei social network.

Diventa importante imparare a riconoscere questi copioni perchè sono sempre più "trasparenti" cioè sempre meno percettibili, a volte invisibili. L'incapacità di percepire quando stiamo seguendo degli script scritti da altri, ci rende esecutori passivi e ci toglie la possibilità di essere creativi.

Quando ci rendiamo conto di seguire un copione tracciato da altri, ci pare un costo tutto sommato esiguo da pagare per accedere ai vari servizi, visto che questi ci consentono di "esserci" e di comunicare. 

Questo adeguamento concorre alla nostra formazione e a rafforzare comportamenti, quindi a condizionarci (nella maggior parte dei casi a nostra insaputa). 

La formazione tradizionale e formale utilizza un insegnamento trasmissivo che produce un apprendimento-riproduzione, mentre dovrebbe favorire la capacità critica, di analisi e di ricerca per far sviluppare una la capacità di vivere in modo consapevole nel  contesto odierno.

La scuola dovrebbe occuparsi di utilizzare e promuovere un processo comunicativo che generi conoscenza, infatti, la comunicazione formativa è una comunicazione che genera saperi. E' necessario che la formazione riesca a far emergere le conoscenze, le sceneggiature, le grammatiche e i testi  impliciti.

La comunicazione è componente essenziale della nostra condizione di uomini e donne, rispetto alla quale un ruolo fondamentale, da sempre, lo hanno esercitato le macchine che, appunto, ci aiutano a leggere/scrivere la realtà: dall'aratro che incideva il terreno per la coltivazione, disegnando il paesaggio, fino al nostro ultimo smarthphone.

 Toschi, L. (2011). La comunicazione generativa. Milano: Apogeo. p. VII

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